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También es posible consultar esta página en español: Ciudadanía italiana por derecho de sangre: requisitos, procedimiento y tiempos

Come si acquisisce la cittadinanza italiana per diritto di sangue? Come ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana se si è discendente di un italiano? Vediamo quali sono i requisiti e qual è la procedura per ottenere la cittadinanza italiana.

Riconoscimento cittadinanza italiana iure sanguinis

Principio dello Ius Sanguinis

La legge 5 febbraio 1992, n. 91, regola le modalità di acquisto della cittadinanza italiana e costituisce il fondamento del riconoscimento della cittadinanza italiana per iure sanguinis (che si contrappone allo ius soli, che è il diritto di acquisto della cittadinanza per nascita nel suolo dello stato).

Più precisamente, lo ius sanguinis stabilisce che il figlio di genitori cittadini italiani acquisisce la cittadinanza italiana per nascita. Tale principio si estende anche ai discendenti di emigrati italiani, permettendo ai discendenti di generazioni successive di acquisire la cittadinanza italiana iure sanguinis. Infatti, I discendenti di emigrati italiani, anche se nati e cresciuti all’estero e senza limiti generazionali, possono diventare cittadini italiani se dimostrano la loro discendenza italiana.

Da diversi decenni questa normativa ha permesso a discendenti di avi italiani emigrati di acquisire la cittadinanza italiana soprattutto nei paesi principalmente dove hanno emigrato gli italiani, come Brasile, Argentina, Canada, Australia, USA etc.

Equiparazione tra Uomo e Donna

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 30 del 9 febbraio 1983, ha dichiarato incostituzionale l’art. 1 della L. n. 555/1912, nella parte in cui non prevedeva che fosse cittadino italiano per nascita il figlio di madre cittadina, in violazione degli artt. 3 e 29 della Costituzione, spianando la strada all’equiparazione tra uomo e donna in materia di cittadinanza.

Questa equiparazione tra uomo e donna in materia di cittadinanza è stato affermato a livello normativo dapprima con la Legge n. 123 del 21 aprile 1983, art. 5 (“E’ cittadino italiano il figlio minorenne, anche adottivo, di padre cittadino o madre cittadina”), e successivamente la Legge n. 91/1992 ha ulteriormente consolidato questo principio, stabilendo che “è cittadino italiano per nascita il figlio di padre o di madre cittadini”.

In base al principio dell’ius sanguinis, la cittadinanza italiana può essere trasmessa ai discendenti di una madre italiana, purché questi siano nati dopo il 1° gennaio 1948, data di entrata in vigore della Costituzione, e a condizione che la madre fosse cittadina italiana al momento della loro nascita.

Questa è la regola attualmente in vigore, secondo l’orientamento seguito dal Ministero dell’Interno. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con una sentenza del 2009, ha riconosciuto il diritto alla cittadinanza italiana anche per i discendenti per via materna nati prima del 1948, che possono richiederla in sede giudiziaria.

Requisiti per il riconoscimento della cittadinanza italiana:

  1. Discendenza da Soggetto Italiano: Il richiedente deve dimostrare la discendenza da un soggetto italiano, solitamente l’avo emigrato, senza limiti generazionali, con piccole differenze se discendente di una donna nata prima del 1948.
  2. Assenza di Interruzioni nella Trasmissione della Cittadinanza: È necessario dimostrare che non ci sono state interruzioni nella trasmissione della cittadinanza, ovvero nessuna naturalizzazione straniera dell’avo o dei suoi discendenti prima della nascita del richiedente.

Procedura di Presentazione della Domanda per il Riconoscimento della Cittadinanza Iure Sanguinis

La richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis può essere formulata attraverso due modalità distintive:

1. Via Amministrativa:

  • Residenza all’Estero: Se il richiedente risiede all’estero, l’istanza deve essere presentata all’Autorità consolare Italiana competente per territorio.
  • Residenza in Italia: Se il richiedente risiede in Italia, l’istanza può essere presentata al Sindaco del Comune di residenza. In questa circostanza, per ottenere l’iscrizione all’anagrafe necessaria per la presentazione dell’istanza, l’interessato non è tenuto ad essere munito di permesso di soggiorno. La dichiarazione di presenza è sufficiente, come stabilito dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 32 del 13 giugno 2007.

2. Via Giudiziaria:

Il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza di emigrati italiani si può effettuare giudizialmente mediante ricorso presentato davanti al Tribunale competente (il Tribunale di riferimento nel luogo di nascita del padre, della madre o dell’avo italiano in Italia) , con il necessario supporto legale di un avvocato, nei casi dei discendenti da linea materna nati prima del 1° gennaio 1948.

Questa modalità è altresì valida per i discendenti per via paterna quando il Consolato competente, incaricato di ricevere la domanda amministrativa, presenta un’eccessiva fila d’attesa che impiega un tempo considerevole per convocare i richiedenti e elaborare la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana. Tale attesa “congela” di fatto il diritto del richiedente, legittimandolo a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per ottenere in tempi incredibilmente più rapidi la cittadinanza italiana. Un esempio comune è il Consolato di San Paolo, che attualmente impiega circa 12 anni per convocare i richiedenti.

Queste due vie, amministrativa e giudiziaria, offrono opzioni diverse per i richiedenti, consentendo loro di scegliere la modalità più adatta alla propria situazione e necessità. La scelta tra le due modalità può essere guidata dalla residenza del richiedente, dalla situazione specifica dei discendenti, e dalla praticabilità delle procedure presso i Consolati competenti.

Documenti necessari per il riconoscimento della cittadinanza italiana per Iure Sanguinis

Per ottenere la cittadinanza italiana per discendenza di cittadino italiano, è necessario presentare una serie di documenti che attestano la discendenza italiana del richiedente.

Questi documenti sono i seguenti:

  • Copia integrale dell’atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero, rilasciato dal Comune italiano nel quale è nato.
  • Atti integrali di nascita di tutti i suoi discendenti in linea retta, compreso quello della persona che richiede la cittadinanza italiana.
  • Atto integrale di morte dell’antenato italiano.
  • Atto di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero.
  • Atti di matrimonio dei suoi discendenti in linea retta, compreso quello dei genitori della persona che richiede la cittadinanza italiana.
  • Certificato rilasciato dalle competenti autorità dello stato estero di emigrazione, attestante che l’avo italiano non ha acquisito la cittadinanza dello Stato estero di emigrazione anteriormente alla nascita dell’ascendente dell’interessato.
  • Copie autentiche di eventuali sentenze o atti di separazione o divorzio, esclusivamente delle persone che richiedono la cittadinanza.
  • In presenza di figli nati fuori dal matrimonio, la cui nascita è stata registrata dal solo genitore che non trasmette la cittadinanza italiana, occorre una scrittura pubblica con la quale l’altro genitore, ovvero quello di sangue italiano, dichiara e conferma di essere madre/padre biologica/o del figlio nato fuori dal matrimonio.
  • In caso di domanda amministrativa presentata in Italia: certificato di residenza.
  • Altri eventuali, da valutarsi in base al caso specifico e individuale del richiedente.

Tutti i documenti sopra elencati che sono stati formati all’estero, devono essere tradotti in lingua italiana e muniti di legalizzazione consolare (o Apostille, se lo Stato in questione aderisce alla Convenzione dell’Aja del 1961).

Quanto tempo è necessario per ottenere la cittadinanza Iure Sanguinis per discendenza da cittadino italiano?

I tempi per ottenere la cittadinanza italiana per discendenza variano a seconda della modalità di presentazione della domanda.

In via amministrativa, i tempi variano a seconda del Comune o del Consolato presso il quale viene presentata la domanda.

In Italia, i tempi variano in funzione del Comune dove si è scelto di incardinare la pratica. Questi tempi dipendono essenzialmente da quanto impiega il Comune a ricevere dai Consolati competenti l’attestato di non rinuncia alla cittadinanza da parte dei discendenti dell’avo italiano.

All’estero, i tempi variano in base al Consolato in cui viene presentata la domanda, ma in tutti i casi richiede molto tempo. Ad esempio, al Consolato di San Paolo, attualmente bisogna attendere 12 anni solo per essere convocati. Anche in altri Consolati in Brasile o Argentina i tempi sono improbabili.

In questi casi, il richiedente ha pieno interesse ad agire dinanzi al Tribunale competente in Italia per vedersi riconoscere la cittadinanza italiana dal giudice in tempi molto più rapidi.

Infatti, la procedura di riconoscimento della cittadinanza italiana Iure Sanguinis tramite ricorso innanzi al Tribunale in Italia rappresenta oggi il procedimento più veloce, e nel caso di richiedenti la cittadinanza italiana nei casi dei discendenti da linea materna nati prima del 1° gennaio 1948., la procedura giudiziale è obbligatoria. I discendenti di avo italiano uomo possono richiedere il riconoscimento della cittadinanza anche per via amministrativa al Comune italiano di Residenza o al Consolato competente, ma i tempi di elaborazione della pratica rendono decisamente preferibile la via giudiziaria.

L’Avvocato Jawad Asmahi si occupa di riconoscimenti della cittadinanza italiana per discendenza da cittadino italiano emigrato, e ha assistito tanti cittadini che hanno ottenuto la cittadinanza italiana in tempi brevissimi e certi attraverso la procedura giudiziale in tutto il territorio nazionale. Se vuoi ottenere la tua cittadinanza senza dover aspettare tempi infiniti, non esitare a contattare lo Studio Legale Asmahi, potranno assisterti anche in lingua spagnola.

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