Istanza di sostituzione misura cautelare e istanza di scarcerazione

Una persona si trova in carcere in attesa di giudizio poiché è stata colpita da una misura cautelare che dispone una misura in vinculis che annulla la sua libertà personale.

Anche se, per tramite dell’avvocato, è stata impugnata la misura cautelare davanti al Tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione, ma il Giudice della Libertà ha rigettato l’istanza, l’ordinamento italiano permette di avere ancora una possibilità per essere scarcerati (cfr Codice di Procedura Penale, titolo I – libro IV)

Detenuto in carcere

Tale opportunità è fornita dall’istanza di scarcerazione: tale istanza deve essere studiata e redatta dall’avvocato con estrema cura e perizia e deve essere presentata entro i termini previsti al Giudice delle Indagini preliminari, per evitare un esito negativo.

La persona si trova in carcere in attesa di giudizio poiché tramite l’ordinanza di misura cautelare e l’ordinanza del Tribunale del Riesame i Giudici hanno ritenuto che sussistono gravi indizi di colpevolezza e che permangono esigenze cautelari (pericolo d’inquinamento delle prove, pericolo di fuga, pericolo di ripetizione del reato).

L’istanza di scarcerazione può avere buone possibilità di essere accolta se l’avvocato sarà in grado di dimostrare al Giudice della misura cautelare che sono intervenuti fatti nuovi o non rilevati in precedenza che fanno cadere i gravi indizi di colpevolezza o che fanno venire meno i requisiti delle esigenze cautelari come ad esempio l’inquinamento delle prove, il pericolo di reiterazione del reato o il pericolo di fuga.

Un brevissimo esempio per comprendere meglio quanto esposto può essere il seguente (sintesi di un caso realmente trattato dallo Studio Legale Asmahi): grazie alle indagini difensive svolte dall’Avvocato consistenti anche in un’indagine forense su un cellulare utilizzato dalla persona oggetto di misura cautelare emerge una prova nuova che fa cadere i gravi indizi di colpevolezza che avevano portato il Giudice ad optare per la misura cautelare del carcere.

L’avv. Jawad Asmahi del Foro di Bologna tramite colloqui in carcere o ascoltando altre persone a conoscenza dei fatti quali parenti e amici a studiare il fatto in tutte le sue accezioni e a valutare la possibilità di presentare una istanza di scarcerazione.

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